A Licia Pinelli con Roberto Signorini

Con Roberto Signorini (6 aprile 2006), sul libro-intervista a Licia Pinelli, di Piero Scaramucci, Una storia quasi soltanto mia . Carissimo Roberto, ti ringrazio ancora per il libro che mi hai spedito, l'ho iniziato stanotte e concluso adesso. Ho trovato nell'esperienza di Licia, nelle sue parole sincere e profonde, molto aiuto: soprattutto il chiarimento della "durezza" che ha accompagnato anche me stessa dopo la morte di Elia. Licia la spiega come un bisogno di essere razionale, di non cedere alle emozioni che le avrebbero impedito di fare quello che era più importante e anche un "non dargliela vinta" a coloro che le avevano fatto così male. Ma è alla fine del libro che, secondo me, riesce davvero a cogliere il senso di questo atteggiamento quando parlando della moglie di un anarchico schiacciato in una cava di Carrara dice: -Lei questa morte non l'ha accettata e non l'accetterà mai. E' questa durezza di fondo delle persone che sono costrette a...